la sensazione di essere neutralizzata

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  1. anita71
     
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    Gentilissima Dottoressa,
    non so da dove cominciare, a dire il vero, cerco di trovare il bandolo della mia matassa ma è tanto aggrovigliata da non trovarlo. La questione è che sento la necessità di parlare della mia menopausa precoce, soprattutto di dire come mi sento e cosa provo ma mi scontro con la mancata disponibilità ad ascoltare questo argomento da parte di chi mi sta intorno. Mi rendo conto che sia un tema poco piacevole ma questa è la mia urgenza, è il solo argomento che mi stia a cuore.
    Come mi sento, ecco. I miei disagi non sono fisici. Ora come ora, sono passati nove mesi da quando ho smesso di seguire la tos, fisicamente sto meglio: non ho le vampate, riesco a dormire, sto dimagrendo, sebbene il mio corpo sia cambiato. Certo, ho notato che i capelli bianchi sono aumentati, ma una volta che ho trovato finalmente la forza di andare dal parrucchiere a tingerli, ho superato il fastidio di vederli e la sensazione di essere diventata vecchia.
    I miei disagi non sono fisici o almeno non del tutto.
    Non ho voglia di curarmi, faccio fatica a truccarmi, non ho voglia di fare attenzione all'abbigliamento, ho solo voglia di stare comoda.
    Non voglio piacere, se capita, mio malgrado, mi sento a disagio, eppure pensare di non suscitare nessun interesse mi dispiace. Tuttavia, non sento più alcun desiderio. Non riesco a emozionarmi, non provo interesse per niente, nè attrazione. Mi sento spenta.
    Sono sola. Il mio compagno è scomparso, per un tumore, poco dopo che mi fosse diagnosticata la menopausa precoce, avevo 39 anni. Successivamente, mentre facevo la tos, ho conosciuto un uomo e nonostante non fossi innamorata di lui ho accettato di frequentarlo. Ho cercato di aprirmi a una nuova possibilità ma il risultato è che mi sono sentita sola e svuotata.
    Ora sono del tutto sola e non avere desidero sessuale dovrebbe essere un aiuto a vivere la solitudine, eppure sento che la mia reazione, questa sensazione di essere come neutralizzata, non mi sembra una condizione sana.
    Non voglio rimanere sola, eppure non mi sento in grado di avere una relazione e mi sento inadeguata, incoerente e insana.
    Tutto ciò può spiegarsi con i livelli ormonali o c'è dell'altro? E sarò sempre così?
    La ringrazio per l'attenzione.

    Annarita
     
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  2. RispAnnBises
     
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    Gentile Annarita,
    io credo che lei abbia affrontato nel modo migliore la sua situazione, ma non esiterei a dire che lei si è trovata ad affrontare quasi contemporaneamente due lutti. e che ambedue hanno coinvolto la sua identità femminile, come donna come compagna, come essere sessualmente attivo. Ecco perché non penso che la sua sia una condizione, uno stato d'animo semplicemente riconducibile a un fatto ormonale.
    Io credo che le gioverebbe molto un supporto psicologico, che l'aiutasse a confrontarsi coi ue lotti senza sentirsi così sola. E nel caso decidesse in tal senso potremmo, insieme all'Associazione, cercare chi possa aiutarla la dove lei abita
    Resto a sua disposizione,
    cordialmente,

    Ann Bises
     
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  3. anita71
     
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    Cara Dottoressa,

    la ringrazio tanto per il modo in cui mi ha risposto, con tanta delicatezza. Mi sento rassicurata dalle sue parole, insomma, non c'è nessun atteggiamento patologico nella mia reazione nè nella sensazione che avverto. Mi pare di capire che il tempo possa fare il suo corso. Negli ultimi tempi mi sento più serena, non penso più tanto a cosa è stato e quello che avrebbe potuto essere.
    La ringrazio per il suggerimento della psicoterapia e per la sua disponibilità ad indicarmi una terapeuta - ho usato il femminile automaticamente -. Al momento della diagnosi anche la mia ginecologa mi consigliò di fare della psicoterapia, cosa che ho fatto, senza tuttavia trarne beneficio. Come in tutte le cose, credo che occorra fortuna nel trovare la persona giusta. Non mi sono sentita capita, e i continui e persistenti tentativi della psicologa di minimizzare mi hanno fatto sentire sminuita. Insomma, perchè mai soffrivo così tanto? So che non sarebbe necessariamente così ma al momento sia per ragioni materiali che morali non me la sento di intraprendere la terapia, nonostante la necessità di parlare dei "miei argomenti" sia ancora forte.

    La ringrazio ancora tanto.

    Annarita
     
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2 replies since 18/11/2012, 01:15   611 views
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