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Ciao, mi.chiamo Giusi, ho 42 anni e da un mese sto disperatamente cercando di capire questa cosa che mi è capitata. Non so ancora cosa fare, c'è tanta confusione, paura e rabbia nella mia testa. Vorrei un figlio, ma affrontare da sola l'embriodonazione mi spaventa.Sono stata lasciata una settimana prima di sapere della menopausa e in passato avrei affrontato la cosa con la tecnica del chiodo scaccia chiodo. Invece ora non ci riesco. L'idea di rapportarmi ad un uomo mi sembra impossibile. Mi sentirei di dare una fregatura, mi sento fallata. Un uomo che esce con una di 42 anni non si aspetta una ragazzina, ma nemmeno una in menopausa. Vi siete mai sentite così? Come affrontate gli approcci con gli uomini? . -
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Giusi cara,
il tuo messaggio mi ha colpito molto perché anche io, come te, sono andata in menopausa intorno ai 40 anni totalmente impreparata e spaventata e ho avuto le stesse ansie e paure.
Dopo la menopausa e insieme ad altri problemi di salute, è arrivata anche la diagnosi di tumore cerebrale che mi ha portata ad un delicatissimo intervento chirurgico, andato fortunatamente bene, ma a causa del quale non posso fare alcuna terapia ormonale nè per avere figli, nè per contrastare i sintomi della menopausa.
Sono stati anni difficili in cui mi sono sentita persa, sola e inutile. Una donna a metà. Incapace di avere figli e destinata a invecchiare precocemente.
Ma la vita è sempre sorprendente e, come ha detto qualcuno, “ciò che non è accaduto in tanti anni può accadere in un attimo”...e così è stato. Un giorno dall’altra parte del mondo, casualmente e inaspettatamente, ho conosciuto il mio attuale compagno peraltro più giovane di me. Ci siamo innamorati subito e lui ha vissuto con me le fasi più delicate di questo percorso doloroso, accettando tutto quello che è arrivato con fiducia e positività.
Sono passati quasi tre anni e presto andremo a vivere insieme. E no, non avremo figli.
Non ho mai capito davvero quanto per lui fosse importante averne (per me lo era tanto), ma abbiamo accettato questa cosa e abbiamo deciso di provare a essere felici con quello che abbiamo, cercando di non pensare a quello che non abbiamo.
Ti racconto questo per cercare di darti fiducia nella vita e nel futuro.
Esistono uomini (ma anche donne) che non potrebbero mai accettare il compromesso di non avere figli.
Noi purtroppo non abbiamo avuto scelta...ma possiamo scegliere di condividere la nostra vita con persone capaci di amarci semplicemente per quello che siamo, compresa la nostra incapacità di concepire figli (almeno naturalmente).
Forza e coraggio ❤️
Un abbraccio affettuoso. -
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Grazie Diletta!
Ho letto ieri il tuo messaggio e quello che mi hai raccontato ha risuonato nella mia testa tutto il giorno. Deve essere stato terribile per te affrontare anche l'intervento. È così difficile credere che tutto si risolverà anche per me un giorno. In realtà ho proprio paura di sperare, perché ho tanto sperato di essere amata e di avere una famiglia e per ora ho ottenuto solo questa devastante delusione e tanta solitudine. Non voglio altre speranze disattese, ma allo stesso tempo non sono capace a vivere senza coltivare. Quindi grazie per il tuo esempio, davvero. Poi penso anche che se questa notizia mi fosse giunta avendo un compagno, l'effetto che avrebbe scatenato, almeno da parte mia, sarebbe stato distruttivo per la coppia. Quindi forse è meglio così, anche se mi sento molto sola.
Grazie a voi un po' meno,però❤. -
Enii.
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Ciao ancora
Volevo dirti la mia anche su questo. Non aggiungere problemi ai problemi, pensa una cosa alla volta. Ma soprattutto non farti paranoie e pensieri sugli uomini. Non sei nemmeno obbligata a raccontare che sei in menopausa e mica è una malattia. Credo questi dubbi siano inevitabili per tutte, io all'inizio mi sentivo in colpa anche verso i familiari del mio ragazzo, mi sembrava di fare un torto a lui e a loro pure. Poi mi è passata e ora mi fa sorridere pensare a quanti problemi io mi facessi. Se poi i tuoi dubbi sono su una probabile mancanza di desiderio ci sono rimedi efficaci anche per quello.
Scrivimi se ti va. Baci. -
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Cara Enii,
grazie per i tuoi messaggi. Questa settimana mi sono riproposta di tornare dalla ginecologa per capire quale terapia seguire, e cominciare a prendermi cura di me.Gli uomini sono un altro discorso. È vero che se esco con uno non sono obbligata a dirgli nulla, ma io voglio una storia e in quel caso ovvio che a un certo punto dovrò dirlo. E dovrò pure dire che vorrei essere supportata nel cercare di avere un bambino in modo diverso (ovodonazione, adozione...). Ma dove lo trovo uno così matto? So che non ha molto senso fare questi discorsi, lo so. Ma al momento non riesco ad evitarli. Grazie ancora😘.
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